Bartitsu - Sherlock Holmes
According to USA Today:
“It’s a kind of Japanese street fighting,” explains director Guy Ritchie. “It uses walking sticks, bowler hats, choke holds to put people to sleep - any means possible.” The form of martial arts was invented in England in the late 1800s and was mentioned by Sir Art
Guy Ritchie (Regista)
Edward William Barton-Wright - Bartitsu Bartitsu è il risultato tra la fusione di arti marziali e di autodifesa, metodo originale sviluppato in Inghelterra tra il 1898 e il 1902. Fu nel 1901 che Sir Arthur Conan Doyle, autore delle affascinanti avventure dell’investigatore Sherlock Holmes, lo immortalà nei suoi romanzi. Il BARTITSU fu creato dall'ingegnere inglese Edward William Barton-Wright, che dopo tre anni in Giappone torna in Inghilterra annunciando la formazione di una nuova “Arte di Autodifesa, che combinava i migliori elementi degli stili di combattimento occidentale e orientale nel nuovo BARTITSU, sintesi tra il nome del suo creatore e del "Ju jitsu". Come accuratamente descritto in una serie di articoli che Barton-Wright produsse per il Pearson’s Magazine tra il 1899 e il 1901, Bartitsu attineva largamente dalla scuola Shinden Fudo (il cui nome è omaggio agli intoccabili insegnamenti degli dei) di korya jujutsu e dal Kodokan judo, tecniche entrambe che egli studiò negli anni passati in Giappone. Quando tornò a risiedere a Londra la nuova arte arrivò ad incorporare le tecniche di combattimento delle scuole di Tenjin Shinya, Fusen e di Daito Ryū e ancora la boxe inglese, lo svizzero schwingen, il francese savate, e lo stle di difesa la canne (stick fighting) sviluppata da Pierre Vigny. Il Bartitsu comprendeva un sistema di allenamento basato sulla cultura corporea. Nel 1902, Barton-Wright scrisse: Nel Bartitsu è incluso il boxing, o l'uso del pugno come colpo medio, l'uso del piede come offesa e difesa, l'uso del bastone da passeggio come mezzo di autodifesa. Judo e jujitsu, che erano stili segreti della lotta libera giapponese, erano chiamati combattimento ravvicinato applicato come difesa personale. Per assicursrsi quanto più possibile l'immunità dalle offese, dagli attacchi alle spalle e dalle liti, essi dovettero apprendere la boxe per apprezzare fino in fondo il pericolo e la rapidità di un colpo ben diretto, e le particolari parti del corpo che erano attaccate. Lo stesso, naturalmente, applicato all'uso del piede e del bastone. Judo e jujitsu non erano indicati come principali strumenti di attacco e di difesa contro un boxer o un uomo che ti dà un calcio, ma dovevano essere usati solo nel momento in cui si arrivava a stretto contatto e per arrivare a stretto contatto era assolutamente necessario apprendere la boxe e l'uso del piede. (Edward William Barton-Wright,1902. "Ju-jitsu and judo". Transactions of the Japan Society 5: 261) Tra il 1899 e il 1902, Barton-Wright comincia a pubblicizzare la sua arte attraverso articoli su riviste, interviste e una serie di dimostrazioni o "aggressioni in armi" in vari luoghi di Londra. Fondò una scuola chiamata Bartitsu Academy of Arms and Physical Culturea, comunemente conosciuta come Bartitsu Club, situata al 67 B della Shaftesbury Avenue nel quartiere di Soho. In un articolo per il Sandow's Magazine pubblicato nel 1902, Mary Nugent descriveva il Bartitsu Club come un enorme sala sotterranea luccicante di bianche mattonelle ai muri e luce elettrica, con campioni che si aggiravano li dentro come tigri.
Ran Arthur Braun
per informazione in italiano:
www.bartitsu.it
per informazione in inglese:
www.bartitsu.org