Ciao, di Apocrifi non ne ho letti molti, mi son piaciuti quelli di Leblanc e il suo Herlock Sholmes anche se il povero Watson quasi scompare, ma il canone lo conosco bene..devo però dire che di apocrifi ne ho fantasticati parecchi
Penso che sia abbastanza normale che con un personaggio come Holmes che vive di vita propria e che manco il suo autore è riuscito ad uccidere in tutti ci sia la voglia di vederlo rivivere (anche perchè per quanto continui ad essere emozionante rileggere gli originali dopo la prima volta si sa già chi è il colpevole..quel che si gusta son i piccoli particolari nelle pieghe del racconto). Penso che pur avendo letto tutti lo stesso Doyle ognuno di noi ha in testa sfumature diverse di quell'Holmes che è poi anche il suo Holmes, su cui ha le sue ipotesi e le sue teorie su ciò che nel Canone non emerge ma resta sommerso....e pure l'autore non era esente da incongruenze...mi sembra quindi normale la produzione di apocrifi (e qui faccio una parentesi, il canone è un antica unità di misura e il termine viene poi usato per indicare l'elenco dei libri che nel primo secolo andarono a formare la Bibbia, con apocrifo si intende qualcosa che esula dal canone. Termini rubati alla teologia...).
Il problema è che negli apocrifi non è possibile ritrovare Doyle, ma il clima dei suoi racconti quello si se il testo è di qualità. Un buon apocrifo per me è un Holmes coerente ma che lasci trasparire la sfumatura che ha preso nella testa e nella penna di chi scrive senza uscirne stravolto e questo non è per nulla facile. Penso sia anche un modo per avvicinare ai testi originali.
Credo che per scrivere un buon apocrifo sia fondamentale conoscere il canone e per saperne apprezzare uno ben fatto idem, è incredibile pensare che Holmes possa pronunciare "Elementare Watson!" o robe simili. Mi diverto negli apocrifi e nei film a scovare quelle caratteristiche che solo chi conosce il canone può intuire come la corrispondenza infilzata sul caminetto ecc..Inoltre Holmes è un terreno assai fertile per gli apocrifi perchè lo stesso Doyle lascia molti spunti aperti.
Sui film quel che mi preoccupa son le americanate...mi è piaciuto Sherlock Holmes e il caso della calza di seta, apocrifo che mi ha riportato nel climax di Doyle e devo dire che non mi dispiace la serie della BBC ambientata ai nostri giorni perchè seppur in un ambiente diverso l'atmosfera è quella (anche se trovo un delitto la scelta del doppiatore italiano di Holmes!!!!)
Concludo dicendo che mille volte ho pensato di mettere su carta i miei apocrifi fantasticati, chissa, magari tra migliaia di anni quando andrò in pensione
ma è innegabile che Holmes possa e debba continuare a vivere nella fantasia della gente, e visto che è stato il padre del giallo popolare è un pò anche a questo popolo che appartiene (popolo non dimentichiamo che lo ha fatto risorgere dalle cascate in cui era stato sprofondato dall'autore), e calcolando che dopo la Bibbia e il dizionario è il più letto al mondo credo che gli apocrifi non smetteranno di proliferare...e lo spero...purchè sian di buona qualità intellettiva e letteraria, si intende.
Scusate lo sproloquio!