Sugli apocrifi...


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Autore Messaggio
Philo`Vance
«Guardia»
Messaggi: 134
MessaggioInviato: Dom Gen 03, 2010 10:41 pm    Oggetto:   

nonstante abbia quella bella fila di apocrifi sulla mensola.......
gli apocrifi non mi piacciono....
nessuno che puo conoscere anche a memoria le pagine di Doyle potrebbe ricreare il personaggio così come era nella sua mente...
mi piace pensare a quell Holmes...

come se domani pubblicassi il libro L'ADOLESCENZA DI GESU CRISTO......
non è facile scrivere un apocrifo ma come non è facile scrivere un libro in genere...
anche perchè alcuni di sti autori... di Watson e Holmes... conoscevano solo i nomi a quanto pare...
un po come io di Gesù insomma
Diego Di Dio
«Nuovo arrivato»
Messaggi: 20
MessaggioInviato: Lun Gen 04, 2010 8:31 am    Oggetto:   

Accidenti, Simon. Peccato che siano esauriti. Però vabbè, vuol dire che sono stati due indubbi successi della delos, no? Quanti libri possono vantare l'esaurimento scorte?
Bè, complimenti alla Delos e a Luigi Pachì, con la speranza che prima o poi si rifaccia un progetto antologico del genere.
Un abbraccio a tutta la redazione.
McMurdo
«Nuovo arrivato»
Messaggi: 23
MessaggioInviato: Gio Gen 14, 2010 4:38 pm    Oggetto:   

Io li leggo e spesso mi piacciono anche, ma resto dell'idea che i racconti originali di Doyle siano sempre i migliori e inimitabili.
Holmes è talmente un grande personaggio che ispira sempre nuovi racconti, ma credo che gli originali siano già abbastanza belli per renderlo un mito, un personaggio amato.
Forse questi apocrifi dovrebbero ispirarsi al personaggio di Holmes, ma senza utilizzare la sua immagine e quella di Watson.
Sono piacevoli da leggere, ma alla fine mi dico sempre "bello, ma non lo ha scritto Doyle, quindi non è il "vero" Sherlock Holmes questo"..
Non vorrei aprire un discorso diverso, ma anche i film su Holmes, secondo me, sono più belli se tratti dal Canone. A me non piacciono molto i film che inventano nuove avventure di Holmes che nulla hanno a che vedere con i racconti di Doyle. (come l'ultimo di cui già tanto si è discusso)
kitgibbs
«Nuovo arrivato»
Messaggi: 2
MessaggioInviato: Gio Mar 11, 2010 2:41 pm    Oggetto: apocrifi   

Buongiorno a tutti, io di apocrifi sherlockiani ne ho letti un bel po', ma tutti in inglese, x la mia tesi di laurea che tratta proprio di questo argomento. per quel che mi riguarda un apocrifo fa sempre piacere, indipendentemente dal fatto che il suo autore sia un pazzo o meno. Voglio dire, tutti noi siamo curiosi di sapere 'cosa accade poi' ad un certo personaggio e di conseguenza, visto che già il buon Watson nel canone ci dice che ha centinaia di casi non ancora dati alle stampe, pare logico che qualcuno abbia voglia di sentire queste storie misteriose raccontate dalla penna di qualche scrittore di apocrifi. La gente è curiosa di natura, se per di più riceve anche una spintarella dal canone, è chiaro che fioriscano apocrifi e che si sia inevitabilmente portati a leggerli. Certo,sarebbe emglio che fossero tutti di qualità, ma non si può avere tutto dalla vita, ci ha già dato Sherlock Holmes.

P.s. Che voi sappiate, illustri fan di SH, esiste un libro di critica sugli apocrifi Sherlockiani in generale?(Anche in inglese va bene)Se qualcuno ha qualche titolo e me lo propone sarà bene accetto. Wink
Lady Holmes
«Irregolare»
Messaggi: 98
MessaggioInviato: Ven Apr 01, 2011 11:41 pm    Oggetto:   

Ciao, di Apocrifi non ne ho letti molti, mi son piaciuti quelli di Leblanc e il suo Herlock Sholmes anche se il povero Watson quasi scompare, ma il canone lo conosco bene..devo però dire che di apocrifi ne ho fantasticati parecchi Very Happy Penso che sia abbastanza normale che con un personaggio come Holmes che vive di vita propria e che manco il suo autore è riuscito ad uccidere in tutti ci sia la voglia di vederlo rivivere (anche perchè per quanto continui ad essere emozionante rileggere gli originali dopo la prima volta si sa già chi è il colpevole..quel che si gusta son i piccoli particolari nelle pieghe del racconto). Penso che pur avendo letto tutti lo stesso Doyle ognuno di noi ha in testa sfumature diverse di quell'Holmes che è poi anche il suo Holmes, su cui ha le sue ipotesi e le sue teorie su ciò che nel Canone non emerge ma resta sommerso....e pure l'autore non era esente da incongruenze...mi sembra quindi normale la produzione di apocrifi (e qui faccio una parentesi, il canone è un antica unità di misura e il termine viene poi usato per indicare l'elenco dei libri che nel primo secolo andarono a formare la Bibbia, con apocrifo si intende qualcosa che esula dal canone. Termini rubati alla teologia...).
Il problema è che negli apocrifi non è possibile ritrovare Doyle, ma il clima dei suoi racconti quello si se il testo è di qualità. Un buon apocrifo per me è un Holmes coerente ma che lasci trasparire la sfumatura che ha preso nella testa e nella penna di chi scrive senza uscirne stravolto e questo non è per nulla facile. Penso sia anche un modo per avvicinare ai testi originali.
Credo che per scrivere un buon apocrifo sia fondamentale conoscere il canone e per saperne apprezzare uno ben fatto idem, è incredibile pensare che Holmes possa pronunciare "Elementare Watson!" o robe simili. Mi diverto negli apocrifi e nei film a scovare quelle caratteristiche che solo chi conosce il canone può intuire come la corrispondenza infilzata sul caminetto ecc..Inoltre Holmes è un terreno assai fertile per gli apocrifi perchè lo stesso Doyle lascia molti spunti aperti.
Sui film quel che mi preoccupa son le americanate...mi è piaciuto Sherlock Holmes e il caso della calza di seta, apocrifo che mi ha riportato nel climax di Doyle e devo dire che non mi dispiace la serie della BBC ambientata ai nostri giorni perchè seppur in un ambiente diverso l'atmosfera è quella (anche se trovo un delitto la scelta del doppiatore italiano di Holmes!!!!)
Concludo dicendo che mille volte ho pensato di mettere su carta i miei apocrifi fantasticati, chissa, magari tra migliaia di anni quando andrò in pensione Very Happy ma è innegabile che Holmes possa e debba continuare a vivere nella fantasia della gente, e visto che è stato il padre del giallo popolare è un pò anche a questo popolo che appartiene (popolo non dimentichiamo che lo ha fatto risorgere dalle cascate in cui era stato sprofondato dall'autore), e calcolando che dopo la Bibbia e il dizionario è il più letto al mondo credo che gli apocrifi non smetteranno di proliferare...e lo spero...purchè sian di buona qualità intellettiva e letteraria, si intende.
Scusate lo sproloquio!
S.Holmes
«Irregolare»
Messaggi: 79
MessaggioInviato: Sab Mar 15, 2014 7:13 pm    Oggetto:   

Gli apocrifi, o meglio i "pastiches", li scrivevano già ai tempi di Doyle (e non solo Leblanc), questo sa a testimoniare quanta importanza e quanta fantasia scatenino da sempre Holmes e Watson.
Detto ciò, scrivere un buon pastiche oggi, a distanza di 120 anni, è davvero molto difficile: non si tratta solo di trattare con amore e con rispetto i protagonisti, ma anche di conoscere profondamente quella che era Londra a fine '800... le strade, gli usi, i costumi, i cibi, ecc. Insomma, tutto il contesto storico.
Mi fa pena leggere un racconto in cui Holmes parla della differenza tra un Amati e uno Stradivari: l'ha già fatto in "Uno studio in rosso"... basta!
Viceversa se un racconto è ben scritto e la trama intrigante (e ovviamente non "maltratta" i personaggi) io lo apprezzo molto.
Del resto, è ovvio che come scriveva Doyle nessuno scriverà mai, ma neppure Doyle era fedele a se stesso: Holmes dopo la "resurrezione" non era lo stesso, e i racconti successivi non sono all'altezza dei precedenti...
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