Il Mistero del Treno Azzurro - Agatha Christie


Autore Messaggio
Raimondo Mele
Ospite

MessaggioInviato: Mar Ott 18, 2005 8:38 am    Oggetto: Il Mistero del Treno Azzurro - Agatha Christie   

Il Mistero del Treno Azzurro- ("The Mistery of the Blue Train" - Agatha Christie - 1928)

Questo il romanzo che, per primo, diede piena consapevolezza all’Autrice del suo ingresso nella professione di scrittrice. Scrivere non sarebbe stato più solo un piacere ma piuttosto un vero e proprio lavoro e come tale avrebbe imposto le sue regole.
La trasformazione da scrittrice dilettante a professionista ha probabilmente a che fare con un alquanto innato pragmatismo britannico e con il senso di responsabilità verso una figlia ancora piccola da mantenere.
Il Mistero del Treno Azzurro ( the Mistery of the Blue Train – 1928 ) venne scritto durante un soggiorno della Christie e di sua figlia alle Canarie.
La madre di lei era già morta lasciandole un gran vuoto e a ciò si era aggiunta la fine del matrimonio con Archibald Christie, che aveva costituito una certezza per ben 12 anni della sua vita, e quindi l’ approssimarsi di un futuro economico tutt’ altro che roseo per lei e la bambina.
Fu uno dei romanzi meno amati dall’ Autrice che lo considerava poco più di un buon prodotto per l’ editore. Riscosse infatti un notevole successo di vendita a conferma di una legittimazione popolare di cui forse la futura Lady Agatha già non aveva più bisogno.
La storia si incentra sul misterioso delitto di una giovane miliardaria americana, con al seguito sparizione di preziosissimi rubini, appartenuti addirittura a Caterina la Grande, commesso in uno scompartimento di prima classe del celebre “ Treno Azzurro” che viaggia da Londra a Nizza, portando con sé miliardari e ballerine, gentildonne e giocatori , e non ultimo anche il nostro infallibile segugio: Hercule Poirot.
L’ inizio della narrazione mostra un tipico dramma familiare a forti tinte: un matrimonio praticamente fallito tra la figlia di un noto magnate americano e il rampollo squattrinato di una aristocratica famiglia inglese.
L’ intervento del padre di lei che cerca di pervenire a un divorzio senza troppo clamore, pronto a mettere mano al portafogli in favore di una discreta buonuscita viene sprezzantemente rifiutato dal genero.
La rivelazione che una vecchia passione giovanile creduta morta e sepolta viene invece scoperta di nuovo attuale e presente.
La figura esotica di un vecchio antiquario greco, specialista in pietre preziose e ben noto per la sua grande discrezione, a tratti patriarcale e benigno a tratti avido e pericoloso.
Un gentiluomo misterioso, sedicente Conte, al cui fascino le donne sembrano soccombere.
Un omicidio commesso sullo stesso treno, diretto a Nizza, su cui viaggia Hercule Poirot.
Il passo che porta all’ indagine è breve. La storia si svolge quindi tra interrogatori, più o meno ufficiali, e raccolte di indizi, un po’ al sole della riviera un po’ nel grigiore londinese, mentre il nostro piccolo genio mette a posto tutti i fatti, anche i più piccoli, incasellandoli logicamente uno ad uno ciascuno al suo posto.
Le componenti sceniche sono tipicamente Christiane o comunque riportano in luce le simpatie e le preferenze dell’ autrice riguardo:
- Il treno, amato compagno di viaggio e fonte di molteplici stimoli per una fantasia fertile quanto quella che ben conosciamo
- I misteriosi rubini trafugati che inducono un profumo di paesi lontani e di avventure esotiche.
- La presenza tra i personaggi di una giovane donna inglese, portatrice di sano buon senso, romantica quanto basta, intelligente, equilibrata, in grado di muoversi sullo sfondo di un delitto e convivere sulla scena con personaggi quanto meno discutibili senza minimamente confondersi.
- Il sole della riviera, destinazione felice dei momenti di relax di aristocratici, milionari e avventurieri.
Posteriore al racconto “ L’espresso per Plymouth” (1923), di cui sviluppa in forma di romanzo lo stesso tema dando vita persino a personaggi molto simili, e antesignano del più celebre “ Assassinio sull’ Orient Express” (1934), di cui non possiede l’intreccio né le atmosfere indimenticabili, il “ Mistero del Treno Azzurro “ ci regala comunque un Poirot in grande forma, più che mai deciso a contrastare il male.
Un lavoro onesto e godibile, insomma, ad opera di una Maestra che, tutto sommato, non ci delude mai.

Raimondo Mele
Luigi Pachì
Master
Messaggi: 230
MessaggioInviato: Gio Ott 27, 2005 4:48 pm    Oggetto: Il Mistero del Treno Azzurro   

Raimondo, mi sembra un'ottima recensione. A quando altre? Wink

Ci sono altri partecipanti alla lista che hanno voglia di mandarci - in quest'area appositamente dedicata - le proprie recensioni di libri gialli? Potrebbe essere una buona palestra e un ottimo esercizio... Very Happy E poi ci sono i nostri 50.000 accessi mese che vi leggeranno... Questo mi pare uno stimolo non indifferente per mettersi alla prova e offrire un servizio in più a tutti gli altri lettori! Idea
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